
"La nostra è la storia di una passione
che dura da 4 generazioni"
La tenuta Palazzona di Maggio è situata sulle colline di San Pietro di Ozzano in Emilia Romagna e ricade nella zona Doc Colli di Imola e Romagna.
Una storia che risale all’inizio degli anni ’60 quando, in questa avanguardia della Romagna, Luigi Perdisa realizzo ampie superfici di Sangiovese e Albana affiancandole, nel solco di una tradizione che risale al 1800, ad alcuni vitigni internazionali come Cabernet Franc, Chardonnay e Merlot.
Da allora la famiglia Perdisa coltiva i propri vigneti dalle cui uve produce vini di qualità che sono fedele espressione del territorio e di ogni annata che è sempre diversa e particolare.

TERRITORIO E VIGNETI
Da sempre intrecciamo tradizione e innovazione con le più moderne pratiche agronomiche ed enologiche, forti della tradizione di cinquant’anni di esperienza e della spinta innovativa della quarta generazione famigliare.
Rispettiamo l’ambiente e per noi la scelta del biologico non è una certificazione ma una filosofia produttiva con una grande attenzione al consumatore finale,
La Tenuta Palazzona di Maggio è dominata dalla villa settecentesca da cui prende il nome, in una zona di grande rilievo storico e paesaggistico, nelle vicinanze del borgo Medioevale di San Pietro di Ozzano.
Le nostre colline sono caratterizzate da una straordinaria biodiversità e da terreni eterogenei estremamente adatti alla coltura della vite grazie anche a un favorevole microclima con elevata escursione termica e ventilazione.
I vigneti sono ubicati tra gli 80 e 175 metri sul livello del mare in terreni da alluvioni argillose e sabbia.
La scelta dei porta innesti e delle varietà è stata effettuata esclusivamente per il miglior risultato agronomico possibile in relazione al tipo di terreno e all’obiettivo enologico, in ossequio alla missione e agli obiettivi del fondatore dell’azienda Luigi Perdisa. La famiglia Perdisa con Alberto, la moglie Antonella e i figli Filippo, Caterina e Federico, infaticabile e innovativo in vigna e in cantina, coltiva oggi le medesime varietà scelte a suo tempo dal capostipite su una superficie a vite di 15,50 ettari su un totale di circa 60 della tenuta.




ETICHETTE STORICHE



